LA CULTURA È GIOVANE
ARTI E MESTIERI
LA CULTURA È GIOVANE
Intervista al Capo gruppo FAI Giovani Parma, Luca Ghidoni.
testo: Elisabetta Baratti
foto Capo gruppo FAI Giovani: Vladimir Corjarschi
C
iao Luca, parlaci di te, come ti sei avvicinato al FAI e come sei arrivato a ricoprire questa carica?
“Sono avvocato, ricercatore all’Università di Parma e insegno Istituzioni di Diritto Privato a Giurisprudenza. Sono nel gruppo FAI da relativamente poco, circa due anni; attualmente ricopro la carica di Capo Gruppo FAI Giovani, sotto indicazione del Presidente della Delegazione FAI, Senior, Giovanni Fracasso. Mi sono avvicinato al FAI per poter coltivare la mia passione per la cultura e l’arte in ogni sua declinazione, per la curiosità artistica verso i miei territori. Amo molto del FAI la trasparenza e l’attitudine alla concretezza: è una realtà che porta avanti attività di sensibilizzazione, raccoglie fondi e raggiunge risultati concreti facendo restaurare beni artistici e aprendoli al pubblico. Sul nostro sito, “I beni del FAI” ognuno può vedere il risultato delle proprie donazioni, sentendosi davvero partecipe della tutela e cura del proprio patrimonio culturale”.
Come funziona il FAI e in cosa si discosta dal FAI Giovani?
“Il FAI è la Fondazione per l’ambiente italiano considerato come non prettamente paesaggistico ma come patrimonio di beni artistici culturali: il caposaldo del FAI è il legame con il patrimonio artistico storico e culturale del proprio territorio e, ispirandosi al National Trust inglese, si occupa di recuperare e tutelare monumenti, palazzi storici, chiese, abbazie, giardini e orti botanici, e farvi accedere il pubblico. Nelle storiche Giornate FAI di Primavera e d’Autunno vengono aperti al pubblico luoghi di interesse storico e artistico che restano chiusi tutto l’anno, ottenendo, con grande nostra soddisfazione, un enorme successo di pubblico, affluenza e interesse. Oltre a questo ci occupiamo di vigilanza ed eventuale denuncia di casi di incuria e degrado. La sede centrale è a Milano, ed è organizzata in Delegazioni Provinciali. Il presidente della delegazione di Parma è Giovanni Fracasso. Il FAI è una fondazione che non ha scopo di lucro, vive di donazioni e dalle entrate del Tesseramento, e l’intero corpus di chi orbita, lavora e si impegna per il FAI è costituito esclusivamente da volontari appassionati. Da una decina di anni, il FAI mutò a seguito di un grande incremento del numero di iscritti. Rilevando come l’utenza media appartenesse ad una fascia di età abbastanza alta, si è manifestata la volontà e l’esigenza di aprirsi ai gusti di un target più giovane. È nato così il FAI Giovani Parma – non tutte le delegazioni FAI hanno creato il FAI Giovani -. Non ha ancora una struttura e un organico definito, i nostri programmi sono in fieri perché la grande sfida è di non misconoscere l’idea portante della mission del FAI, la tutela e la divulgazione della cultura, bensì di innovarne i temi e le modalità di fruizione. Insieme a Nadia Cattani, Chiara Boschi Martina Bia e Nicoletta Machiavelli, primo nucleo del FAI Giovani, oggi senior, vogliamo percorrere questa strada e dare una identità al nostro operato”.
Come?
“L’idea è di continuare e sviluppare ciò che è stato fatto fino ad ora, cioè tutelare e curare il patrimonio storico e artistico, ma aprirci a tematiche più attuali quali l’arte contemporanea, l’architettura, l’urbanistica e, in particolare, la rigenerazione urbana, e le loro commistioni quali le installazioni artistiche nelle città, trait d’union fra arte e paesaggio urbano, e sensibilizzare a tematiche di etica ambientale e sociale. Vogliamo creare e organizzare un profilo di eventi e appuntamenti di qualità, significativi rispetto a tali obiettivi, ma divulgandoli e vivendoli anche in maniera più interattiva, partecipata e, perché no, più conviviale e mondana, cercando di coniugare il momento culturale con il momento ricreativo”
Perché avete deciso di fare del Cubo la sede per le vostre conferenze e i vostri eventi?
“Il CUBO è uno spazio unico nel suo genere a Parma, sia a livello architettonico, per la sua peculiarità, che per l’eterogenea destinazione d’uso: è uno spazio poliedrico e polifunzionale dall’impronta fortemente culturale e creativa ed è anche uno spazio di aggregazione, un vero serbatoio di idee e di scambio di esperienze in continuo fermento, e proprio per questo presenta molte assonanze con il New Deal che vogliamo imprimere al FAI Giovani. Per questo pensiamo possa divenire l’ideale cassa di risonanza e catalizzatore di interesse per divulgare la nostra idea di cultura ai giovani”.

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