Dalla Musica al Cinema: l’eleganza della sperimentazione creativa
ARTI E MESTIERI
Dalla Musica al Cinema: l’eleganza della sperimentazione creativa
PARMA INTERNATIONAL MUSIC FILM FESTIVAL
VII edizione, dal 22 al 29 Settembre 2019
testo: Giorgia Chicarella
Armonie che danzanoconimmagini,sonorità nuove, creatività inaspettate, luci e colori sperimentali… Il sipario si è alzato su PARMA INTERNATIONAL MUSIC FILM FESTIVAL che, dal 22 al 29 settembre, ha portato il mondo del cinema e della composizione musicale al centro di Parma, “incantando” occhi e orecchie di molti. Lo ha fatto con il suo stile inconfondibile, da Grande Maestro, elegante e moderno, chiamando sul palco artisti di ogni luogo. Un concorso internazionale che premia la migliore colonna sonora, dunque il migliore compositore di musica per immagini e di produzioni cinematografiche internazionali contemporanee, ma anche e soprattutto un’importante fucina di idee e di talenti.
L’obiettivo del Festival è infatti da sempre quello di promuove la cultura cinematografica e musicale di qualità. Non fa eccezione questa VII edizione che, con un parterre artistico ricchissimo, internazionale e sempre nuovo, ha coinvolto oltre alla location per eccellenza, La Casa della Musica, anche lo storico Cinema Astra e gli spazi del CUBO dove il 22 settembre si è aperto il Festival e il 25 si sono tenute proiezioni di cortometraggi e produzioni dedicate alla danza.
Il Music Film Festival di Parma, sostenuto dalla Film Commission della Regione Emilia Romagna, si differenzia dalle altre manifestazioni del settore in quanto il Grand Prix, la “Violetta d’Oro”, viene attribuito al miglior compositore di musica per il cinema. “Oltre alla qualità artistica delle produzioni – ha spiegato il M° Riccardo J. Moretti, direttore artistico del Festival, compositore di colonne sonore per il cinema, per il teatro e per la danza – il presupposto è quello di scoprire una colonna sonora rilevante. Scopo dell’iniziativa è infatti portare all’attenzione del pubblico non solo su produzioni cinematografiche di buon livello e di recente produzione, ma anche di sottolineare il valore della scrittura musicale per il cinema come elemento essenziale di poetica e di riuscita del film stesso”.
“Il festival – ha precisato Eddy Lovaglio, Presidente di Parma OperArt, ideatrice della manifestazione e alla direzione generale del Festival – è anche un’occasione per cineasti e produttori di presentare il proprio lavoro ad un pubblico vario e ad una qualificata giuria internazionale, creando anche contatti importanti fra produttori e distributori, registi e produttori. L’opportunità per il pubblico è quella di poter assistere a proiezioni di film, documentari e cortometraggi, che non sarebbe possibile vedere nel normale circuito delle sale cinematografiche e l’ingresso a tutte le proiezioni ed eventi collaterali è gratuito”.
Le tematiche dell’edizione 2019 sono state il dialogo tra le religioni e le diversità, temi fortemente attuali come le guerre e l’immigrazione; ma anche l’omaggio ad un genio universale a 500 anni dalla sua scomparsa: Leonardo Da Vinci, con il film di Massimiliano Finazzer Flory “Essere Leonardo Da Vinci”, realizzato in collaborazione con RAI Cinema. Tra gli eventi collaterali il workshop con il regista pluripremiato Alessandro Negrini sulla poetica del documentario ospitato il 28 settembre proprio nelle sale del CUBO.
“Intanto stiamo pensando già alla prossima edizione 2020 – ha affermato Eddy Lovaglio –: dovrà essere di maggior respiro. Siamo contenti di questa edizione ma il Festival deve crescere ancora di più. La sinergia con il CUBO si è rivelata estremamente positiva ed il prossimo anno incrementeremo l’offerta. Parma dovrà diventare un polo attrattivo per il cinema, così come lo era un tempo”.