
ART IS CALLING / ‘MELTING SCREENS’ / YO_GURT
ART IS CALLING / ‘MELTING SCREENS’ / YO_GURT
14.05.2020
A cura di CUBO, POIS, L’ABC
Inaugurazione: giovedì 7 maggio 2020
CUBO Gallery via La Spezia 90, Parma
Giovedi 14 maggio
In diretta su https://www.facebook.com/cuboparma
In collaborazione con:


ART IS CALLING
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”
In questo periodo di grandi cambiamenti, sentiamo la necessità di trasformarci un po’ anche noi.
Abbiamo pensato ad un modo in cui poter continuare a proporre qualcosa di nuovo e stimolante.
Ad un’arte più virtuale, per evitare che il momento ci costringa a rinunciare alla creatività che, da sempre, fa parte di CUBO.
Così, partirà a breve un nuovo progetto in collaborazione con L’ABC
Ogni settimana presenteremo due dei loro artisti che ci parleranno delle proprie visioni, ci illustreranno le loro opere o le loro tecniche.
MELTING SCREENS
La serie realizzata negli ultimi mesi fa parte di una ricerca riguardo all’immaginario e ad alcuni paradossi della società in cui viviamo.
Il tema del paradosso è qui affrontato con due tecniche differenti, quella del collage e quella dell’alterazione visiva.
Nel primo caso vengono utilizzate immagini associate in base a un principio di coerenza, che permetta all’osservatore di ragionare sulle loro relazioni in un rapporto di causa-effetto, ma che al contempo genera confusione e spaesamento per l’articolazione intricata e complessa dell’opera.
L’idea sarebbe quella di porre lo spettatore in uno spazio di riflessione, proponendogli una mappa senza coordinate che lo aiuti a perdersi per un istante.
L’alterazione visiva invece vuole generare riflessione in una maniera più elegante, partendo da stock images facendo qualcosa di simile a ciò che avveniva con gli objet trouvé: donare significato non ponendo l’oggetto in un luogo, ma modificandone leggermente l’apparenza.
In questa serie vi è una poco velata critica alla società post-moderna e capitalista, barocca e difficilmente sostenibile, però paradossalmente attaccata con un linguaggio moderno e proprio tramite quelle tecnologie che con cui teoricamente veniamo sedati
Diretta alle ore 18:00 su https://www.facebook.com/cuboparma

EDOARDO AMBROGGI
classe 1994, utilizza lo pseudonimo Yogurt dal 2016, nel periodo in cui inizia ad appassionarsi all’arte digitale.
Studia pittura al Liceo Artistico P. Toschi di Parma, si laurea al DAMS di Bologna con una tesi sull’arte nella società post-internet. Successivamente studia Design e Comunicazione Visiva alla Sapienza di Roma, andando in Erasmus+ allo IADE di Lisbona dove studia Visual Culture, tema che sta ora affrontando per la sua tesi magistrale.
Interessato all’arte in ogni sua forma, si reputa molto fortunato di aver potuto studiare, augurando di riuscire a veicolare dei messaggi con i suoi lavori.
Inizia a farsi conoscere tramite opere di glitch art di fotografie e video, cercando di creare una curiosità in immagini che non hanno valore, o non significanti.
Pronto alla sperimentazione, opera in un contesto intertestuale, e si dice interessato a lavorare su concetti come il valore, la natura e il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, spesso conflittuale.
Cercando di utilizzare un linguaggio coerente e riconoscibile, si diverte a creare opere concettuali, ma anche poesie, musica, video, statue e installazioni.