Associazione Cubo
via La Spezia, 90
43125 Parma

cuboparma@gmail.com

BREAD BISTROT
PRANZO: lun al ven: 12.00 – 15.00
CENA: lun al gio: 19.00 – 1.00 ven e sab: 19.00 – 2.00
Domenica: chiuso

Prenotazioni Ristorante: +39 0521 155 4540
Prenotazioni ROOFTOP: +39 351 8006857


MISERLINO OFFICINA KARIBU CAFFÈ
Lun-giov: 7.00 – 22.00
Ven: 
7.00 – 23.00
Sab: 
16.30 – 23.00

Domenica: chiuso

Contatti: 3286596753 / 3286588093

 

Luca Bertoluzzi /The man who draws faces

THE MAN WHO DRAWS FACES

10.10.2019 > 10.11.2019

A cura di Guillaume Pacetti e Karina Johnston
Inaugurazione: Giovedì 10 Ottobre 2019 dalle 19.00

CUBO Gallery via La Spezia 90, Parma

Ingresso libero

In collaborazione con:

Luca Bertoluzzi è un pubblicitario e regista italiano che vive e lavora a Londra da più di 20 anni.

DiSeGna FaCcE.

I suoi disegni sono tantissimi, alcuni fotografati e condivisi sui social, altri archiviati, alcuni abbandonati dove sono stati disegnati.

Fotografa, posta, colloca, rende vivo cio’ che crea e non sempre conserva l’originale. Questa è la sua prima mo-stra e nasce dall’esigenza di rendere le opere reali e visi-bili al pubblico (Instagram di carta), non vedremo esposti i disegni originali, ma le fotogra-fie degli stessi come sono stati postati. La tecnica è una stampa di-gitale ad alta definizione, estre-mamente moderna e accurata, ma che vuole ricordare, per pregio e qualità della carta, le litografie. Il formato è quello quadrato dei social, le tirature sono limitate. www.lucabertoluzzi.com Luca Bertoluzzi (The man who draws faces è il suo pseudonimo) disegna in con-tinuazione, ovunque si trovi. Disegna facce, solo facce, su qualsiasi superficie, spesso pez-zetti di carta strappata, angoli di giornale, fogli di ogni tipo. I suoi disegni sono preva-lentemente piccoli, poco più grandi dello schermo di un iPhone. Utilizza matite ed ac-querelli, spesso ne ritaglia i contorni e li appoggia su su-perfici che diventano esse stes-se parti mutevoli del disegno. E poi li fotografa. Ama disegnare, ma l’emo-zione la imprime nel momento in cui li fotografa. Volutamen-te imprecisi, è la fotografia che li completa; ed con la fotogra-fia che nasce l’opera.

LE MOSTRE DI CUBO