Associazione Cubo
via La Spezia, 90
43125 Parma

cuboparma@gmail.com

BREAD BISTROT
PRANZO: lun al ven: 12.00 – 15.00
CENA: lun al gio: 19.00 – 1.00 ven e sab: 19.00 – 2.00
Domenica: chiuso

Prenotazioni Ristorante: +39 0521 155 4540
Prenotazioni ROOFTOP: +39 351 8006857


MISERLINO OFFICINA KARIBU CAFFÈ
Lun-giov: 7.00 – 22.00
Ven: 
7.00 – 23.00
Sab: 
16.30 – 23.00

Domenica: chiuso

Contatti: 3286596753 / 3286588093

 

T.E.D. Tendenze Artistiche – Thomas Arcari

T.E.D. Tendenze Artistiche – Thomas Arcari

03.12.2022 > 09.12.2022

A cura di Guillaume Pacetti
Inaugurazione: Sabato 03 Dicembre 2022 dalle 18.00

Galleria Bianca via La Spezia 90, Parma

Da lunedì a sabato dalle 10 alle 19

altre visite su appuntamento, scrivi a: cubogallery@gmail.com

Ingresso libero

In collaborazione con:

La Galleria Bianca di CUBO ha ospitato la mostra dell’artista Thomas Arcari, dal titolo T.E.D. Tendenze Artistiche, realizzata in collaborazione con i fotografi Elisa Palmari & David Finardi e promossa da ​Parma Palatina-Associazione Culturale e di Service.

Un mix sapiente di forme artistiche differenti: quadri, fotografie e opere grafiche che fanno parte della serie “Equilibri” di Thomas Arcari, figlie non solo dell’astrattismo che affonda le sue radici nell’arte di Emilio Vedova, William de Kooning e Franz Kline, ma anche di un periodo storico attraversato da pandemia, guerra, lockdown e crisi energetica, sebbene questi temi non siano mai concretamente esplicitati.

Uno stile artistico immaginario, misterioso ed ermetico che porta in scena opere senza nome, ma identificate da numeri, tutto in equilibrio dove proprio lo spettatore fa da ago della bilancia, attraverso la scelta del titolo di questi stessi atti estetici che si nutrono della loro natura senza esaurirsi mai.

La tela si fa oggetto cromaticamente ed equilibratamente appagante – spiega Arcari -. Vive perché il suo scopo attraverso “semplici” figure misteriose ed ermetiche tende a creare un equilibrio rassicurante e di meditazione aiutate da larghe campiture mono cromatiche. I segni vengono avvolti in trasparenze che fanno emergere suoni e pensieri soffocati, mentre la presenza di piccoli pezzi di carta con immagini e scritte, all’interno di alcune opere, esprime il bisogno di creare un ponte con una tangibilità quotidiana ma anche lontana nel tempo, nostalgica, ma mai dimenticata, come avviene con i libri ordinati su vecchie librerie”.

“La scelta di mettere un numero accostato alla parola “equilibrio” – prosegue – è semplicemente maturata dall’idea che ogni persona che osserva il quadro può dare lui stesso un eventuale titolo. Il numero rappresenta per me un modo per riconoscerli per catalogarli”

Thomas Arcari, premiato nel 2022 all’Edizione d’arte di Edimburgo presso l’Istituto di cultura italiana nel mondo, ha recentemente partecipato anche al Premio nazionale Amedeo Modigliani, grazie alla sua arte dove, come ha scritto Pasquale di Matteo, critico d’arte internazionale, scrittore e autore: “auspica un futuro in cui l’anima prevalga sull’immagine per costruire una società nuova”.

Sull’opera di Arcari di Matteo afferma: “Il giallo dello sfondo rappresenta la positività dettata dalla speranza di un futuro migliore, ma anche un collegamento alla spiritualità. Una spiritualità non tanto legata alle religioni, ma intimista e riconducibile all’esaltazione dell’anima, perciò in netto contrasto con la società contemporanea, dove prevale l’immagine. Un messaggio che ci obbliga a ragionare sul nostro tempo e sulla società in cui viviamo.”

Arcari continua inoltre a sperimentare. Alla Galleria Bianca, oltre a una selezione di foto di David Finardi, legate alle opere dello stesso artista, era presente anche una selezione di foto scattate da Elisa Palmari che ritraggono lo stesso Arcari con indosso la T-shirt con il logo da lui stesso realizzato: “Questo logo ha un triplice significato: sono le iniziali del mio nome e cognome sovrapposte, è anche Tomix, soprannome che mi hanno dato i miei amici, e rappresenta anche un cavalletto per dipingere”.

Il prossimo appuntamento con l’opera di Thomas Arcari è alla Galleria Arianna Sartori a Mantova; una collettiva con l’artista Marco Ceruti che verrà inaugurata sabato 17 dicembre alle 17.00 con la presentazione a cura di Katia Golini, giornalista della Gazzetta di Parma.

Thomas Arcari

Nato a Milano, classe 1971, si è trasferito a Parma dall’età di 4 anni; la sua arte che oggi accosta informale e astrattismo è nata sui banchi di scuola, tra tempere e acquerelli, e, anno dopo anno, si è evoluta tra sperimentazioni e creatività, plasmando conturbanti atmosfere percettive che tengono sempre saldamente insieme l’anima umana, la passione per la musica, ma anche il passato e l’attualità.

David Finardi

Si è diplomato all’istituto d’arte P. Toschi in grafica. Finiti gli studi ha intrapreso alcune esperienze lavorative in agenzie pubblicitarie. Pur avendo svolto successivamente lavori non inerenti all’arte, ha continuato ad interessarsi di grafica e pittura, dipingendo quadri che in una prima fase erano più vicini all’idea di una grafica tradizionale, mentre in seguito la sua pittura si è accostata all’ informale e all’astrattismo che richiamava artisti quali Emilio Vedova, William de Kooning e Franz Kline. Nell’ultimo periodo è ritornato ad una gestualità grafica che richiama artisti quali Giorgio Celiberti e Afro. Ultimamente le sue opere stanno sperimentando una fase figurativa cercando di miscelare comunque tracce di informale.

Elisa Palmari
Inizia ad interessarsi alla fotografia intorno ai 12 anni quando, incuriosita, traffica con la macchina
fotografica del papà. La sua prima immagine è una panchina vuota scattata da un auto in corsa.
Ha collaborato prevalentemente in ambito teatrale e musicale ed è sempre molto attenta alle novità del mondo fotografico.
I suoi punti di riferimento sono molti, troppi… per citarne qualcuno: A. Petersen, M. Ackermann, D. Arbus. A. Resnik (e tanti tanti altri).
Scatta ovunque ma non in modo regolare, oscillando tra periodi di grande esaltazione e completo blackout.
Ha sempre con sé una macchina fotografica da borsetta e un rullino b/n.
LE MOSTRE DI CUBO